– Valeria
Ezio non l’ho mai conosciuto, eppure è stato d’esempio ogni volta che le difficoltà mi sembravano insormontabili e il desiderio di non sentire il bisogno di fare arte si faceva forte.
La sua musica è stata la colonna sonora delle giornate in cui la mia mano sembrava troppo pesante sul foglio, in cui l’ispirazione mancava, in cui il mio corpo sembrava non volersi muovere a tempo, le dita sulle corde della mia chitarra confondevano i tasti.
E così, quando è scomparso, l’unico modo che avevo di omaggiarlo era cercare di coglierlo nel tratto della mia matita.
La tenacia è ciò che mi resta.